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Erasmus Plus – Partenariato Strategico tra scuole 2017/2019

Sito Partenariato

Partenariato Strategico tra scuole per lo scambio delle buone pratiche (Erasmus + KA219)
Biennio 2017-2019
LET’S ENJOY OUR HERITAGE

Il progetto LET’S ENJOY OUR HERITAGE è il risultato della collaborazione di 5 Paesi, Italia, Lituania, Polonia, Portogallo e Spagna.  Il partenariato mira a ridurre il numero di studenti che sono a rischio di abbandono scolastico precoce, attraverso una serie di attività innovative e attraenti riguardanti i diversi aspetti del Patrimonio. Gli studi pedagogici dimostrano che l’apprendimento del patrimonio culturale e dell’ambiente naturale attraverso il concetto di “apprendimento incentrato sull’azione”, motiva gli alunni ​​a imparare e che, per mezzo dell’espressione creativo-artistica, sono attivamente coinvolti nelle loro comunità. Tale tipo di progetti, ispirato dal patrimonio storico, culturale e naturale del loro ambiente, conferma che sono un modo efficace per incoraggiare lo sviluppo dell’identità degli alunni e la sensibilità verso i valori artistici e culturali e impedire che lascino gli studi anticipatamente.

Oltre agli studenti direttamente coinvolti, si prevede la partecipazione di istituzioni, insegnanti (esperti del patrimonio, e delle ICT, Inglese, Scienze) di genitori degli studenti, della comunità locale, delle autorità locali e europee, di scuole locali, di centri di apprendimento e di ricerca e di divulgazione culturale del patrimonio, delle università, dove gli studenti / alunni continuano la loro formazione.

Vogliamo sfruttare il nostro diverso know-how e le buone pratiche per progettare, verificare, convalidare e implementare il PATRIMONIO di tipo naturale, storico, artistico e immateriale. Ciò consentirà agli studenti con differenti background e futuro di essere i principali attori nel loro processo di apprendimento.

Il Progetto, della durata di un biennio (2017-2019), si cala perfettamente nell’anno 2018, che la Commissione Europea ha dedicato al Patrimonio Culturale.

La scelta del tema, l’esame di diversi aspetti del patrimonio culturale e ambientale, porta a acquisire diverse competenze che possono contribuire sia alla comprensione della storia, dell’arte, dell’architettura, del paesaggio del territorio, sia alla formazione del senso di appartenenza e la responsabilità verso il patrimonio culturale, visto che è spesso considerato estraneo alla loro esperienza quotidiana e può diventare elemento di orientamento alla professione e al proseguimento degli studi.

L’esperienza diretta, la ricerca nel territorio come opportunità di attività tecniche e pratiche, il consolidamento delle conoscenze, le fonti, il contatto diretto con la cultura o la natura e la revisione critica aiutano a cogliere le dimensioni del “bene comune” e dell’identità, la proprietà culturale, la riproduzione personale di un bene, la sperimentazione dell’evidente riconoscimento delle abilità proprie e altrui, e la fatica di chi ha realizzato il Patrimonio locale.

Questo progetto è innovativo perché coinvolge un gran numero di insegnamenti e apprendimenti non formali allo scopo di contribuire a ridurre l’ansia degli studenti per le prestazioni scolastiche, ed è inclusivo per tutti gli studenti, indipendentemente dal loro background socio-culturale. Inoltre vogliamo suggerire ai nativi digitali come la tecnologia sia un ulteriore valido strumento per preservare, curare e sfruttare il PATRIMONIO dove sono inconsciamente immersi, anche se i cambiamenti tecnologici hanno modificato il loro approccio al patrimonio culturale.

Secondo il tema, vogliamo:

  • incrementare il senso di appartenenza al patrimonio culturale che collega visivamente e emotivamente gli studenti con l’eredità del passato e sollecita proposte per un futuro sostenibile;
  • riconoscere il patrimonio culturale e naturale come un bene comune ereditato e trasmesso;
  • sviluppare percorsi di riflessione e di esperienza nella conoscenza e nella comprensione del territorio come “diffusione del patrimonio culturale”, in modo che i giovani interagiscano con istituzioni, enti di produzione e culturali per la rilevazione di azioni cognitive e di formazione.

Gli incontri transnazionali motiveranno gli insegnanti e gli studenti, in quanto contribuiranno sia alla “crescita intelligente” che a migliorare i livelli di istruzione e formazione e la “crescita inclusiva”, agendo su uno dei principali fattori di rischio dell’esclusione sociale.

Negli scambi a breve termine gli studenti saranno ospitati in famiglie, avranno l’opportunità di viaggiare all’estero, di incontrare nuove persone e di conoscere nuove culture e lingue straniere, praticare l’inglese.

La valorizzazione del patrimonio culturale, storico e ambientale delle diverse regioni farà sentire gli studenti coinvolti nelle loro scelte future, consapevoli dell’importanza delle testimonianze passate per il loro benessere e li renderà cittadini migliori in età adulta. Inoltre inviterà l’Europa a rispondere alle sfide sociali, politiche ed economiche del settore della cultura.

Dopo un primo approccio prevalentemente teorico, volto alla ricognizione e allo studio di luoghi di interesse artistico, archeologico, architettonico e ambientale sul territorio, alle leggi, ai vincoli e agli enti che li tutelano e li promuovono, i nostri studenti passeranno alla fase della “pratica”.

Gli alunni italiani si concentreranno principalmente sul recupero di oggetti d’arte antichi presso laboratori di restauro, nella gestione di un museo, visite a scavi e campagne archeologiche. Analizzeranno l’acqua piovana, studiando gli effetti dell’inquinamento atmosferico sui monumenti, e come ripristinarli.

Parteciperanno a laboratori su interventi per proteggere, mantenere e conservare il patrimonio culturale (sia in modo tradizionale che con l’ausilio delle tecnologia); studieranno gli effetti dell’inquinamento su monumenti e le opere d’arte, effettueranno visite presso siti dove sono in corso restauri di un monumenti all’aperto, o di oggetti d’arte, effettueranno visite a scavi archeologici, osservazione e catalogazione di specie endemiche, visita a laboratori artigianali tradizionali.

Al termine del percorso biennale, l’Italia allestirà una nuova sala espositiva in un museo cittadino.